RIMOZIONE TATUAGGI CON LASER
Il trattamento selettivo delle lesioni pigmentate esogene ( tatuaggi estetici e traumatici ) si basa sul prinsipio della fototermolisi selettiva.
Anderson & Parrish ( 1983 ) definirono per la prima volta il principio della Fototermolisi Selettiva, in base alla quale una struttura o cromoforo determinato, conosciuto anche come bersaglio, può essere distrutto selettivamente mediante raggio laser, riducendo al massimo gli effetti sulle strutture limitrofe. Il principio si basa sul Tempo di Rilassamento Termico, tempo necessario per ridurre al 50% la temperatura massima ottenuta nella distruzione del bersaglio, tempo che deve essere sempre superiore al Tempo di Emissione della fonte laser.
Nel caso specifico della rimozione dei tatuaggi, utilizzando specifiche lunghezze d'onda laser, il processo di distruzione del pigmento si ottiene principalmente per effetto fotoacustico utilizzando alte densità di potenza in un intervallo di tempo molto breve. Come conseguenza si genera una brusca concentrazione di energia che produce un effetto plasma e secondaria espansione termoelastica con un onda di pressione acustica che produce la rottura del pigmento. Il pigmento viene disgregato in minute particelle che vengono riconosciute da particolari cellule immunitarie chiamate macrofagi che fagocitano ( inglobano ) nel loro internol e particelle di pigmento e le distruggono.
Nella fase di pretrattamento, in alcuni pazienti selezionati per tipologia e per sede anatonica, può essere utile una blanda analgesia. Solitamente il trattamento è quasi indolore senza analgesia ed il paziente percepisce una sensazione di schiocco di elastico sulla pelle ad ogni spot energetico ( definito in gergo medico effetto popcorn ). E' necessario che il paziente non sia abbronzato al fine di rendere la procedura il più selettiva possibile.
La durata del trattamento dipende essenzialmente dalle dimensioni del tatuaggio, ma in genere non supera i 30 minuti. Nell'immediato post trattamento può residuare un blando senso di bruciore locale che può essere trattato efficacemente con una medicazione emolliente, idratante e rinfrescante.
Il numero delle sedute non può esser stabilito a priori dato che il processo di degradazione del pigmento non è valutabile con precisione ed in alcuni casi il pigmento può presentare caratteristiche di colore, composizione chimica e profondità dermica variabile. La cadenza delle sedute è mediamente di 30-45 gg. Durante il periodo tra una seduta e l'altra il paziente noterà una lenta ma progressiva attenuazione della colorazione del tatuaggio sino alla completa scomparsa alla fine del ciclo terapeutico. Potrà residuare nel immediato post trattamento un area meno pigmentata che nel corso delle settimane riacquisisce gradualmente e solitamente il colore della cute circostante.